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“Gli attacchi che sta subendo Spalletti sono immeritati. L’ho trovato molto combattivo. Da subito dopo la partita ha indossato l’elmetto e l’armatura. Stiamo parlando in queste ore con Luciano. Dobbiamo trovare la soluzione per un rilancio immediato in vista di domani sera. Dopo ci sarà tempo per fare le valutazioni. Il rilancio sarà con Spalletti? No questo non posso dirlo, stiamo parlando e ragionando “. Due giorni dopo l’amara sconfitta contro la Norvegia, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha deciso di intervenire in conferenza stampa per presentare la sfida alla Moldavia e per chiarire quelle che sono le indiscrezioni sulla possibilità che il rapporto lavorativo fra il CT di Certaldo termini nella giornata di martedì, successivamente alla prossima sfida valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026. LA SITUAZIONE – Le parole del presidente federale risuonano con grande intensità alla vigilia di una partita che appare già da dentro o fuori per l’Italia. È già arrivato il tempo delle valutazioni in casa Azzurri, anche perché il rischio di restare – per la terza volta consecutiva – fuori dalla massima competizione internazionale è divenuto sempre più concreto. Nella giornata di martedì, a seguito del match contro la Moldavia, ci sarà un confronto fra Spalletti e Gravina per capire definitivamente se il progetto Italia continuerà sotto la guida dell’ex tecnico di Roma, Napoli e Inter. La possibilità di un addio è uno degli scenari da valutare e da prendere fortemente in considerazione. I SUCCESSORI – Con un Mondiale da conquistare, l’urgenza di non abbandonare un traguardo assolutamente da raggiungere esiste. Se si dovrà arrivare alla decisione di dover eleggere un successore, ecco che le due candidature principali – con sullo sfondo quella di Daniele De Rossi – portano verso i profili di Claudio Ranieri e Stefano Pioli. In particolar modo, è l’attuale allenatore dell’Al Nassr a essere il favorito assoluto per ereditare la panchina e il ruolo di Commissario tecnico della Nazionale Azzurra da Luciano Spalletti. PIOLI IN POLE POSITION – Con l’ex tecnico del Milan ci sono già stati dei contatti positivi: Pioli ha lasciato la porta aperta alla Nazionale, mettendo in stand-by ogni discorso riguardante l’eventualità di tornare alla Fiorentina dopo l’annata trascorsa in Arabia Saudita con l’Al Nassr. L’ex Inter e Lazio lascerebbe la terra saudita senza rimpianti, ma bisognerebbe capire come agire dal punto di vista dei paletti contrattuali. Per ragioni fiscali, infatti, come ricorda anche La Gazzetta dello Sport , Pioli dovrebbe restare in Arabia sino al prossimo 10 luglio. C’E’ LAVORO DA FARE - Non sarà semplice dirimere tali questioni, ma la Federcalcio è conscia del fatto che la via che porta all’ex Milan sia maggiormente percorribile rispetto a una missione di convincimento nei confronti della Roma e di Ranieri , che ha deciso di salutare il lavoro da allenatore con l’ultima annata appena trascorsa. Ranieri si è immediatamente dedicato con anima e corpo al nuovo ruolo di advisor della società capitolina e difficilmente i giallorossi si priveranno del dirigente principe del nuovo corso. Anche per questo motivo, la strada verso Pioli – stimato da Gravina sin dai tempi della successione di Roberto Mancini – è la prima che la Federazione ha intenzione di intraprendere, in caso di addio con Spalletti. Un addio che appare sempre più annunciato.